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Assessore Giampedrone annuncia: "Regolamento pronto, invertiamo la tendenza"
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Basta costruzioni a soli tre metri dai corsi d'acqua. E' già pronto un regolamento che cancellerà il provvedimento, voluto dall'amministrazione Burlando, che prevedeva la possibilità di costruire a soli tre metri dai fiumi, in deroga alla normativa nazionale che stabilisce la distanza minima a 10 metri. A darne notizia è l’assessore regionale all'ambiente e alla protezione civile Giacomo Giampedrone che si appresta a portare in Giunta il nuovo regolamento che verrà, poi, portato all'attenzione del consiglio regionale per l’approvazione.

L'abolizione della deroga è da tempo una battaglia di Primocanale, che più volte ha interrogato la politica ligure sull'opportunità di eliminare una norma che contrasta con l'esigenza di tutela del territorio di cui la Liguria necessita. La sensazione nelle ultime settimane era che qualcosa si stesse muovendo in questa direzione. Il senatore di Liguria Civica Maurizio Rossi aveva inviato una lettera aperta al presidente Giovanni Toti e agli assessori regionali Giampedrone, Scajola e Cavo per chiedere appunto l'abrogazione del provvedimento. Il presidente Toti aveva garantito "prestissimo una legge per cancellare il provvedimento della giunta Burlando". Prima di lui era stato l'assessore Scajola a ribadire a Primocanale che "abbiamo promesso che cancelleremo la legge che consente di costruire a 3 metri dai corsi d'acqua. E manterremo la promessa con gli elettori". Le sensazioni si sono concretizzate e in queste ore è arrivata la svolta.

"Abbiamo deciso di invertire la tendenza e cambiare passo rispetto alle decisioni della Giunta precedente che, in barba a ogni tipo di prudenza, aveva previsto deroghe alla distanza minima concepita dalla normativa nazionale dei 10 metri per nuove edificazioni vicine a fiumi e torrenti". Così l'assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, comunica che il regolamento che abrogherà la deroga è pronto.

“Quanto fatto fino ad oggi da questa Giunta – continua Giampedrone - dimostra come abbiamo a cuore il nostro territorio e la nostra volontà di porre mano ai disastri compiuti in precedenza. Con questo nuovo regolamento segniamo una svolta nella gestione del territorio, cancellando le arbitrarie riduzioni delle fasce di edificabilità lungo i corsi d’acqua, in contrasto con le disposizioni del codice dell’ambiente, evitando così’ ulteriori rischi alle popolazioni e alle loro attività”.