Al momento del primo accertamento il permesso di costruire risultava già scaduto. Ulteriori accertamenti presso l’ufficio tecnico del comune e l’esame degli elaborati progettuali presentati in sede di richiesta del permesso stesso, hanno fatto poi emergere che le opere in corso di realizzazione, che comprendevano anche la sistemazione esterna con movimento terra, erano in parti difformi dal titolo rilasciato e in parte neppure autorizzate.
Il cantiere sequestrato è in area sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogelogico e all’interno del perimetro del Sito di interesse comunitario (S.I.C.) denominato “Porto Venere – Riomaggiore – S. Benedetto” e, quindi, in un territorio di particolare pregio naturalistico da preservare specificatamente.
Oltre al sequestro del cantiere, il personale ha segnalato all’autorità giudiziaria, per i relativi reati urbanistico-ambientali, otto persone, sei tra proprietari dell’area e direttori dei lavori e i due amministratori delle ditte esecutrici.
IL COMMENTO
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