Cronaca

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Il caso è diventato internazionale. L’arrivo in porto a Genova della Msc Sinfonia con a bordo 82 boliviani privi di biglietto di ritorno, e pure di visto turistico o lavorativo, ha messo in allarme prima le autorità spagnole e poi quelle italiane. Anche il mondo politico si è mosso. In parlamento l’onorevole Angelo Alessandri, della Lega Nord, ha presentato una informativa al governo informando della situazione. Il prefetto di Genova è stato subito messo in allarme. I presunti clandestini, molti imbarcati con tutta la famiglia, non sono stati fatti sbarcare a Valencia e a Cadice, tappe intermedie della crociera partita dal Brasile, proprio per il timore delle autorità spagnole che una volta a terra avrebbero fatto perdere le proprie tracce. Dunque il prossimo sbarco, quello finale, rimane il porto di Genova. Dopo una giornata di febbrili trattative è stato deciso che all’arrivo a Ponte dei Mille gli 82 boliviani, tra cui diversi bambini, saranno fatti scendere. Subito dopo, con un charter, saranno rimpatriati. Tutto in giornata. La comunicazione ufficiale è arrivata dalla Msc, la compagnia crocieristica, dopo l’accordo raggiunto tra le autorità italiane e quelle spagnole. La tensione, comunque, non si placa. Al momento dello sbarco dei passeggeri dalla Sinfonia saranno presenti oltre alle forze di polizia anche esponenti della Lega Nord “per verificare la situazione – fa sapere il segretario genovese Edoardo Rixi – e controllare che non sia concesso lo sbarco ai boliviani”. (Davide Lentini)