cronaca

"Serve la totale deducibilita' dell'Imu sugli immobili strumentali"
1 minuto e 47 secondi di lettura
Totale deducibilità dell'Imu sugli immobili strumentali. La richiesta arriva dalla Cna di Savona considerato che nel mese di dicembre le imprese italiane verseranno complessivamente nelle casse dello stato 61 miliardi di euro, praticamente due miliardi al giorno.

"Per il fisco delle imprese dicembre è ancora una volta il mese più brutto - ha dichiarato Paola Freccero presidente provinciale Cna Savona - Ormai da moltissimi anni tra acconti delle imposte sui redditi, acconti Iva, Tasi e Imu sugli immobili strumentali, ritenute e contributi propri e dei dipendenti, viene fuori un salasso che, in molti casi, lascia stremate le imprese.

Si tratta di una media di 12.240 euro che pesano su ogni impresa e su ogni professionista. La difficoltà di far fronte a questa concentrazione di versamenti spesso genera ritardi che innescano pure inevitabili sanzioni. A tutto ciò si aggiunge il problema del Credito verso le PMI e i piccoli artigiani con il fenomeno del credit crunch che vede una forte riduzione dei finanziamenti necessari per affrontare le scadenze di fine anno".

Quindi l'appello.

"Occorre, seriamente e velocemente, mettere un freno a questa valanga, che genera ogni fine anno gravi tensioni finanziarie
e danni economici rilevanti alle imprese e ai professionisti-sottolinea Freccero- Per la CNA è necessario rendere totalmente deducibile l’Imu sugli immobili strumentali.

Oggi i capannoni, i laboratori, i negozi, indispensabili agli imprenditori per le loro attività, spesso sono tassati come fossero appartamenti di lusso, ed è deducibile appena il 20% di quanto viene pagato. Per poter dedurre anche l’ulteriore 80% dell’Imu sulle imprese, secondo stime ministeriali, sarebbero necessari 630 milioni. Uno studio curato dal Centro Studi e dal Dipartimento Politiche Fiscali della Cna spiega che, se l’anno prossimo fosse consentita la deducibilità totale dell’Imu sugli immobili strumentali, il total tax rate sulle piccole imprese passerebbe in un sol colpo dal 62% al 58,2%".

Per Savona, che si trova al 54° posto nella classifica fra le 113 provincie italiane come livello di tassazione con una pressione fiscale che si attesta al 61.7%, significherebbe poter scendere al 57,9% come somma totale delle imposte e contributi pagati dalle imprese sul reddito prodotto.