In una Genova blindatissima e sorvegliata al centimetro, il cardinale Bagnasco ha aperto a San Lorenzo una delle due porte sante di Genova. L'altra è stata inaugurata alla Madonna della Guardia dal vescovo usiliario Nicolò Anselmi. Inizia così il Giubileo anche nel capoluogo ligure.
È stato Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, ad aprire solennemente il portone principale della cattedrale. Un gesto simbolico, perché da domani e per tutta la durata del Giubileo varrà come porta santa l'accesso laterale dal Battistero, in piazza San Giovanni il Vecchio, dietro al cantiere. Una scelta dettata da esigenze di sicurezza e videosorveglianza.
PIAZZA E CHIESA GREMITE - Piazza San Lorenzo gremita, più di duemila persone hanno assistito alla cerimonia. Molti l'hanno seguita attraverso i maxischermi installati all'esterno della cattedrale. Prima dell'apertura è partita dalla vicina chiesa di San Matteo la processione guidata dall'arcivescovo e composta da sacerdoti, almeno 120, religiosi, diaconi e seminaristi.
GENOVESI, STATE PIU' UNITI - "La città deve aprirsi di più alla benevolenza vicendevole, serve compattezza. È la condizione essenziale per prendere decisioni utili a questa città", è l'augurio e il concetto espresso dal cardinale al termine della celebrazione e durante l'Omelia. Bagnasco chiede più unione e meno litigiosità per i genovesi in occasione di un Giubileo che il Papa ha voluto per celebrare la Misericordia. "È una città bellissima, con una storia meravigliosa, che può avere prospettive veramente grandi per i giovani e per tutti. Però ci vuole più capacità di camminare insieme".
Al termine della celebrazione, l'arcivescovo si è intrattenuto parecchi minuti in cattedrale per salutare disabili e bambini. Poi, all'uscita, ha ringraziato le migliaia di persone che hanno seguito pazientemente la celebrazione sul sagrato di piazza San Lorenzo. "Sono rimasto un po' sorpreso per questa piazza così piena che ha manifestato un così grande affetto. Pregherò per loro", ha detto il cardinale. Poi, prima di congedarsi dalla folla, un ultimo auspicio: "Non lasciamoci scoraggiare, camminiamo insieme uniti".
SICUREZZA - Varchi presidiati, agenti muniti di metal detector, borse e zaini nel mirino. La grande concentrazione di persone e il carattere religioso dell'evento hanno fatto innalzare il livello di sicurezza in tutto il centro storico di Genova, e in particolare nei punti nevralgici vicino alla cattedrale. Un centinaio di agenti, in divisa e in borghese, hanno presidiato piazza San Lorenzo, dove altri fedeli seguivano la cerimonia su quattro maxi schermi.
Tra le misure più insolite, sono stati sigillati i contenitori della spazzatura per il timore di possibili attacchi incendiari.
ALLA GUARDIA - In concomitanza con l'evento, nella Cattedrale San Lorenzo, monsignor Nicolò Anselmi, vescovo vicario, ha aperto un'altra Porta Santa al Santuario di N.S. della Guardia, sulle alture della città. In Liguria sono complessivamente otto le Porte Sante aperte oggi per l'avvio del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco.
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Giubileo a Genova, Bagnasco apre la porta santa: "State più uniti"
Il cardinale in San Lorenzo "Città splendida, ma i genovesi devono litigare meno"
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