![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20151218104440-arsenale.jpg)
Sull'argomento, che sta dividendo la città tra favorevoli, contrari e possibilisti, interviene a Primocanale il segretario provinciale Uilm Graziano Leonardi:
"Noi metalmeccanici della Uil siamo profondamente contrari all'ipotesi delle demolizioni navali all'interno dell'Arsenale. Riteniamo che una scelta di questo tipo comporterebbe diverse controindicazioni. Primo: equivarrebbe a riportare la città indietro di oltre 30 anni; secondo: l'impatto dal punto di vista occupazionale sarebbe estremamente basso, pari a non più di una cinquantina di posti di lavoro; terzo ed ultimo, senza dimenticare l'aspetto legato ai rischi ambientali e salutari dell'operazione, dico che siccome questa è una città in cui si sta cercando di rilanciare su turismo, porto, industria e quant'altro, ebbene ragionare sul futuro dell'arsenale militare in termini di demolizioni navali credo sia sbagliato".
"La Uilm - spiega Leonardi - ha una ricetta, da ormai 30 anni, che si chiama 'Polo della Difesa'. La città ha la fortuna di avere all'interno del proprio tessuto industriale l'Arsenale Militare, Fincantieri e una serie di aziende del gruppo Finmeccanica come Oto Melara, Mbda e Selex: un mix, insomma, che ci può permettere di creare - non demolire, ripeto, ma creare, costruire e allestire delle grandissime, attrezzate ed efficienti navi da portare in giro in tutto il mondo. Questa è la strada da perseguire".
IL COMMENTO
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