
Secondo le autorità, che attualmente stanno cercando di rintracciarne il proprietario, la persona dietro a questo dispositivo ricopriva un ruolo di coordinatore. Intanto, secondo quanto raccontato durante gli interrogatori da Hamza Attou, uno dei due amici che Salah ha chiamato la notte degli attentati per farsi recuperare a Parigi, Abdeslam "era come come un bambino di 12 anni che piangeva" al telefono al punto da far "pietà". "Non mi tradire", avrebbe poi ripetuto ossessivamente e "nel panico" sulla strada del ritorno in auto verso Bruxelles.
"Piangeva e gridava raccontando quello che era successo", ha raccontato Hattou agli inquirenti secondo quanto scritto nel verbale degli interrogatori, "ci ha detto che aveva commesso gli attentati di Parigi, che era la decima persona a compiere questi attentati".
IL COMMENTO
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