
"Il 6 maggio - continua il Senatore Rossi - scade la concessione alla Rai e nessuno ha idea come verr à assegnata e che cosa verrà richiesto al futuro concessionario. Quanti canali avrà? 1/2/3 come in altri Paesi o 15 come ora? Con pubblicità o senza? Come differenziare programmi di servizio pubblico da quelli commerciali? Quali programmi potranno essere considerati di servizio pubblico e quindi coperti da denaro pubblico? E come verrà effettuata la separazione contabile, in modo chiaro e trasparente o confuso e illeggibile come oggi? L'assegnazione del servizio pubblico dovrà passare da gara? Cosa ne pensa l'Europa che pare abbia aperto un fascicolo sul tema? Come sviluppare la parte internet se, ad esempio, in Germania la concessionaria pubblica ha forti limitazioni per non ledere la concorrenza che non riceve aiuti di stato?".
"Quindi - conclude Rossi -, come fa la Rai a fare un piano industriale se non conosce cosa accadrà dal 7 maggio con la nuova concessione e neppure il risultato della consultazione pubblica, che ancora deve iniziare, a soli 3 mesi dalla scadenza mentre altri come la Bbc la iniziano con 2 anni di anticipo?".
IL COMMENTO
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