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La decisione prima della gara di ieri, persa con l'Alessandria
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Colpo di scena in casa Spezia, all'indomani dell'eliminazione degli aquilotti dalla Coppa Italia per mano dell'Alessandria. A seguito di una decisione completamente slegata dal risultato di ieri, poiché maturato prima, si è improvvisamente dimesso il presidente e amministratore delegato dello Spezia Calcio Giovanni Grazzini, eletto alle cariche circa sei mesi fa dal patron del club Gabriele Volpi, con il quale nel pomeriggio di ieri avrebbe avuto un pesante diverbio telefonico.

Null'altro trapela dall'ambiente dello Spezia calcio, al di là del comunicato apparso poco fa sul sito ufficiale della società, nel quale lo stesso Grazzini accenna solo parzialmente ai motivi della propria scelta:

Lo Spezia Calcio rende noto di aver recepito in data odierna le dimissioni di Giovanni Grazzini quale Presidente e Amm.re Delegato dello Spezia.

"Lunedì 18 gennaio, alle ore 15, per contrasto con il Presidente Onorario Gabriele Volpi, ho rassegnato le mie irrevocabili dimissioni da Presidente e Amministratore Delegato di questa Società.

Ieri nel pomeriggio stesso avevo informato il Direttore Amministrativo Luigi Micheli della mia volontà.

Il senso di responsabilità, vista la delicatezza del momento, mi portava a partecipare alla gara contro l’ Alessandria che, come dichiarato in precedenza alle televisioni, ero convinto di vincere.

Non potevo non andare allo stadio, dove mi aspettavano, non solo la tifoseria, ma molti ex aquilotti e molti amici che avevo invitato a quella che doveva essere una festa per tutti.

Certo, con una vittoria, questa mattina sarebbe stato tutto molto più facile.

Purtroppo, come per tutti noi tifosi, questa giornata si apre con la morte nel cuore, e inoltre, ad accentuare tutto ciò, mi trovo a comunicare una decisione che solo qualche ora fa per me era impensabile!

Chi mi conosce sa che non ho mai battuto la ritirata di fronte alle difficoltà, è la storia della mia vita!

Auguro ai tifosi di poter gioire di nuovo insieme per le nostre Aquile, , questa volta da tifoso, e ringrazio tutti, sia chi mi ha apprezzato, come anche chi no, ho sempre cercato di dare il massimo!

Ringrazio particolarmente tutto lo Spezia Calcio, impiegati, magazzinieri, staff tecnico, staff medico, volontari, tutto il settore giovanile, e i calciatori della prima squadra, lasciandoli con una raccomandazione: in questo momento bisogna essere soprattutto Uomini!!

Un ringraziamento particolare per la collaborazione e la fiducia e un augurio di poter vivere il prima possibile le soddisfazioni che meritano a mister Mimmo Di Carlo, al Direttore Sportivo Pietro Fusco e soprattutto al mio Direttore Amministrativo Luigi Micheli che ha vissuto con me questa avventura.

Grazie, con grande affetto vi saluto tutti

Giovanni Grazzini

E così, ancora una volta, dura poco più di un battito di ciglia l'avventura del neo presidente della società, sorte che, spesso per volontà del presidente onorario Volpi, era toccata nel recente passato ad altri dirigenti, sportivi o amministrativi che fossero, come Lamberto Tacoli, Beppe Spalenza, Renato Cipollini, Massimo Varini. Grazzini era stato fortemente voluto alla guida dello Spezia proprio da Gabriele Volpi, che lo aveva impalmato come il garante spezzino del club.

Sarà ora da vedere se Volpi opterà, come avvenuto a intermittenza, per la soluzione familiare (per due volte nel recente passato la carica di presidente era stata assunta dal figlio Matteo) o se viceversa si profili il prepotente ritorno alla plenipotenziarietà da parte di Damir Miskovic, il cui progetto tecnico e amministrativo aveva subìto un brusco stop in concomitanza dell'esonero del tecnico croato Nenad Bjelica, poi avvicendato da Mimmo Di Carlo.

I giochi di potere in casa Spezia quindi continuano, contestualmente a un momento in cui l'aspetto tecnico-sportivo subisce un pesante colpo, con la fresca eliminazione dalla Tim Cup e un campionato ce al momento sembra prefigurare, a finestra invernale di mercato ancora in corso, la necessità di mettere insieme al più presto i punti necessari al mantenimento della categoria. In più, c'è una tifoseria stordita dall'inattesa sconfitta casalinga con l'Alessandria, e che ieri sera non ha risparmiato fischi ed improperi ai propri beniamini.

Se ci aggiungiamo le mai completamente tramontate voci e ipotesi di interessamento di Gabriele Volpi per l'acquisto della Samp, al di là delle smentite di rito, ecco che il quadro tecnico, ambientale e societario del club si fa complicato. Allo stesso presidente onorario, adesso, spetta la prima mossa. Esercizio che per la verità, nonostante l'apparente volontà di delegare, Gabriele Volpi non ha mai lesinato. Spesso, quasi sempre, attraverso autentiche rivoluzioni e il comunque legittimo decisionismo che amano, e vogliono esibire, i padri padroni.