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Arata a Doria: "Cultura ha bisogno di libertà", Lodi contro il capogruppo Farello
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Tra le polemiche sugli spalti e in aula il consiglio comunale di Genova ha approvato la delibera sulle modifiche allo statuto dell'associazione 'Festival della Scienza. Una situazione che sancisce una spaccatura nella maggioranza con l'assessore Sibilla che porta a casa un risultato senza ottenere l'unanimità dei consensi.

Sono stati 30 i sì, 2 i no, 7 gli astenuti, su 39 consiglieri presenti. Favorevoli Pd, Lista Doria, Sel, Possibile, M5S, Forza Italia, Udc, Progresso Ligure, i consiglieri del Gruppo Misto Mario Baroni, Salvatore Caratozzolo, Francesco De Benedictis e Paolo Gozzi. Contrari Lega Nord e la consigliera Pd Cristina Lodi. Astenuti il consigliere Pd Claudio Villa, FdI-An, Ncd, Lista Musso, FdS e il consigliere del Gruppo Misto Salvatore Mazzei.

La presidente del Festival della Scienza Manuela Arata ha fortemente criticato il voto favorevole dell'aula. Puntando il dito contro il sindaco Marco Doria ha gridato: "Doria complimenti, avete fatto un gran pasticcio, pur di mettere le mani su una cosa che non era la vostra. La cultura ha bisogno di libertà".

I consiglieri di maggioranza (Pd) Lodi e Villa hanno criticato la mancanza di partecipazione durante la 'nascita' della delibera definendola "uno statuto blindato portato in aula dalla Giunta Doria senza ascoltare nessuno". Il capogruppo Pd Simone Farello ha invece ricordato che "il passaggio della modifica in consiglio comunale è stato l'ultimo dei 15 passaggi tra i soci del Festival".

Cristina Lodi in particolare ha presentato 13 emendamenti e si è 'azzuffata' a più riprese con Farello. "Questo statuto è stato presentato all'Assemblea dei soci dall'assessore Sibilla senza alcun passaggio in Commissione dove è arrivato successivamente 'blindato'. Una ennesima finta di partecipazione. Colpito nella parte scientifica, burocratizzato e appesantito, la delibera non definisce quale organo drigerà la manifestazione, né chi sarà l'anima organizzatrice di un festival che Genova ama", commenta Lodi.

La delibera prevede un cda ridotto da 14 a 5 membri senza rimborsi e indennità, un presidente non più nominato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, un collegio dei revisori semplificato nel revisore unico. Nel nuovo statuto il consiglio di amministrazione del Festival sarà composto da un presidente, due rappresentanti degli enti scientifici e dell'Università, due rappresentanti degli enti pubblici e privati.

Nel vecchio statuto il presidente veniva nominato dal Cnr, nel nuovo statuto sarà nominato su proposta degli enti scientifici, sentiti gli enti pubblici, a maggioranza qualificata dei due terzi dei soci. Il consiglio scientifico rimarrà sostanzialmente invariato. Il direttore generale, che coordinerà le attività della manifestazione, sarà messo a capo della gestione della liquidità, dei conti correnti e dei bilanci del Festival in qualità di direttore della manifestazione, nel precedente statuto tali attività spettavano a un tesoriere. Il collegio dei revisori sarà semplificato nel revisore unico, il comitato esecutivo si trasformerà in un comitato di programmazione.