
Montella parte col 3-4-2-1, a sopresa via Moisander e dentro Barreto, davanti non gioca Quagliarella ma Muriel supportato da Soriano e Correa. Avvio compassato, si gioca soprattutto a centrocampo. La partita è divertente ma non spettacolare. La Roma trova qualche occasione: El Shaarawy si muove bene in area ma sbaglia il tiro, poi tocca a Florenzi farsi innescare e concludere male in scivolata. La manovra inzia a produrre qualcosa in attacco. Al 38' Correa va giù in area e Celi lo ammonisce per simulazione. Il replay condanna il blucerchiato, solo leggermente toccato dall'avversario. Prima dell'intervallo arriva la stangata: palla persa in avanti, contropiede irresistibile, Silvestre devia un cross e offre un assist a Florenzi che buca Viviano di testa.
Neanche il tempo di ricominciare e arriva il secondo gol giallorosso. Lo firma Perotti, uno che da Genova è andato via poco fa, con un gesto tecnico da attaccante vero: palla vagante al limite dell'area, girata al volo, rete. La partita sembra chiusa, ma arriva la reazione blucerchiata: tiro da fuori di Fernando, tocca Pjanic, Szczesny battuto. A questo punto è tutta un'altra partita. La legge bene Montella, che arriva a rinfrescare tutto l'attacco: tra l'11' e il 32' entrano Quagliarella, Cassano e Ricky Alvarez. La Samp si mette il vestito buono e attacca per tutto il resto della gara. Non mancano le occasioni di marca romanista, con El Shaarawy che si mangia il terzo gol. Al 42' il portiere polacco della Roma chiude miracolosamente su Cassano. Il finale è scoppiettante. Roma rintanata nella sua area presa a cannonate da Fantantonio e compagni, finché, al 48', la traversa si mette di mezzo tra la Samp e il pareggio, dopo un cross di Dodô raccolto da Cassani con una prodigiosa torsione.
Finisce così, risultato giusto sulla carta ma impietoso nei confronti del Doria. Segnali incoraggianti alla fine, ma la partenza è stata brutta, priva di carattere e troppo generosa nei confronti di una Roma non al massimo. Montella ha ancora molto da lavorare, soprattutto sull'aspetto psicologico.
IL COMMENTO
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo
Sindacalista aggredito, Genova merita di sapere la verità