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Gol di Bacca e Honda, poi Cerci nei minuti di recupero
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Il gol di Cerci a due minuti dalla fine non basta al Genoa per uscire indenne dall’arena di San Siro: il Milan vince 2-1 con reti di Bacca e Honda. Poco nerbo da parte dei rossoblù e un buon gioco dei padroni di casa consegnano a Mihajlovic una vittoria meritata. Ora la zona retrocessione, con la vittoria del Frosinone a Empoli nell’anticipo del sabato sera, si avvicina pericolosamente.

Pesanti le assenze per Gasperini: fuori Pavoletti, Ansaldi e Rincon, scatta l’ora di Tim Matavz. Laxalt gioca allineato a Suso, mentre sulle fasce ci sono Silva e Fiamozzi. Il Milan parte subito forte e dopo quattro minuti un super Perin toglie la palla dal sette dopo il gran tiro di Honda. Appena un minuto più tardi, altra azione rossonera: la palla sfila sul fondo dove Honda ci crede ed evita il calcio d’angolo, ottimo cross in mezzo, controllo di Bacca e conclusione che stavolta va in rete. Genoa sotto di un gol, Gasperini se la prende con una difesa del tutto passiva.

ll Milan controlla la partita e il Genoa la subisce: i minuti passano così, con poche emozioni. Al 31’ Bacca è lanciato verso la porta, ma Perin esce in tempo. Al 34’ si sveglia il Genoa con un bel traversone di Fiamozzi su cui Laxalt arriva in ritardo. Il Milan concede ora larghi spazi, ma i rossoblù non riescono a costruire gioco. Al 41’ parte il contropiede, Suso porta palla e spreca con un tiro abbastanza velleitario. La prima metà di gara si chiude col Milan in attacco.

Al rientro dagli spogliatoi si vede Cerci al posto di Suso. La partita non decolla, il Milan mantiene il possesso palla e il Genoa appare frastornato. A uscire dalla palude ci pensa Honda al 19’, che firma un eurogol dai trenta metri. Perin la vede partire tardi ed è costretto a subire il 2-0. Le azioni migliori sono sempre di marca rossonera: al 30’ ci prova da fuori area anche Montolivo cogliendo il palo sinistro, poi Perin interviene sulla ribattuta a rete. Entra anche Lazovic.

Nel finale il Genoa solleva timidamente la testa: Cerci si fa vivo a tratti, si recupera qualche pallone in più. Serve entrare nei minuti di recupero per portare il Grifone in partita: al 47’ bordata di Rigoni, Donnarumma smanaccia in alto, Cerci si avventa sulla sfera e in qualche modo la mette dentro. Gli ultimi due minuti sono un assalto al forte Apache che preoccupa Mihajlovic ma non sortisce effetti.

La sconfitta di San Siro era prevedibile sulla carta e nulla si può togliere al Milan, che conferma la fase positiva. Genoa falcidiato dalle assenze ma anche intorpidito, incapace di esprimere il gioco aggressivo che aveva segnato le ultime partite. E il Frosinone, adesso, dista tre punti.