cronaca

Tra 2013 e 2014 aveva indetto la gara pubblica per l'appalto di circa 1.770.246,76 euro
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Non c’è pace per i Parchi di Nervi e i vari tentativi di recupero. L’ultima vicenda è quella che di fatto sta mettendo in grave difficoltà economica svariate imprese genovesi.

La questione è quella, già oggetto in passato di numerose polemiche, relativa alla concessione di appalti pubblici, in favore di cooperative che finiscono in stato di insolvenza e non onorano i debiti nei confronti dei subappaltatori spesso rappresentati da piccole aziende.

Nel caso di Nervi, tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, il Comune di Genova aveva indetto la gara pubblica per l'appalto di circa euro 1.770.246,76 e come previsto dalla legislazione in materia di appalti pubblici, il Comune aveva escluso il pagamento diretto in favore dei subappaltatori, ma aveva autorizzato espressamente i subappalti.

La gara era stata vinta da una Cooperativa di Forlì nonostante l'aggiudicataria presentasse fortissimi debiti a bilancio, tanto è vero che nello scorso mese di gennaio è stata posta in liquidazione coatta amministrativa dalle autorità preposte alla vigilanza sulle cooperative.

La conseguenza dell'insolvenza dell'appaltatrice è ovvia: non sono stati pagati i subappaltatori, in alcuni casi per importi rilevanti, con evidenti ripercussioni sulla stabilità finanziaria delle stesse imprese: fornitori delle piantumazioni, imprese edili, asfaltisti.

Poteva la stazione appaltante verificare in maniera più adeguata la solidità dell'impresa aggiudicataria, tanto più prima di autorizzare i subappalti? Chi oggi si sente vittima di quella che viene definita una vera e propria mancanza di tutela per le piccole imprese è difeso dagli avvocati Francesco Misurale e Matteo Tamagno di Genova e Busalla per il difficile tentativo di recupero dei crediti: "Il punto è capire se, al di la del rispetto delle procedure di gara per gli affidamenti degli appalti pubblici, prima delle autorizzazioni ai subappalti, e per la tutela delle numerose imprese che gravitano attorno a tali appalti, gli enti pubblici appaltanti potessero o dovessero verificare meglio le condizioni di bilancio della cooperativa aggiudicataria."