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L'assessore Mai: "Ora servono garanzie inequivocabili"
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L'incontro col Governo ha lasciato "moderatamente soddisfatto" l'assessore regionale ligure Mai, che voleva ribadire il suo 'no' alla ratifica del trattato di Caen sui confini marittimi tra Italia e Francia, balzato agli onori della cronaca dopo il caso del Peschereccio "Mina".

Al sottosegretario agli esteri Amendola l'assessore ha ricordato "le pesanti ripercussioni che verrebbero a ricadere sulla flotta tirrenica e ligure in particolare dopo la ratifica dell'accordo bilaterale Italia-Francia". Positiva la risposta del Governo: "Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che la zona economica esclusiva istituita dalla Francia non interdirà l'attività dei nostri pescatori, che potranno continuare la pesca tradizionale ai grandi pelagici come il pesce spada", comunica Mai in una nota.

Rassicurazioni che tuttavia non bastano ancora: "Ora ci aspettiamo garanzie inequivocabili da parte del ministero - continua Mai - perché i nostri pescatori possano continuare in tutta tranquillità a svolgere la loro attività". Il sottosegretario ha tranquillizzato anche sulla questione trivelle: "Il Mar Ligure non sarà interessato".

Rimane, comunque, la "totale contrarietà alla ratifica dell'accordo" da parte della Regione". E, per sensibilizzare il ministro agli esteri Gentiloni, l'assessore Mai ha lasciato un 'gambero rosso' come promemoria.