
"Ho incaricato gli uffici di affrontare il problema - spiega Dagnino - Non è prudente né utile avere una strada di promiscuità tra pedoni e biciclette, anche perché quello di corso Italia è un marciapiede molto frequentato. La cosa, comunque, non è semplice, perché il manufatto ha un valore ambientale importante e anche la pavimentazione è di pregio, allora dobbiamo passare dal ministero dei Beni culturali"
Le ipotesi da vagliare sono in sostanza quattro: la prima prevede l'apertura di una pista sul marciapiede, lato mare. Altra soluzione, più difficile da praticare, potrebbe essere un tracciato al centro della passeggiata, che rischierebbe di intralciare troppo il flusso dei pedoni. Oppure sul lato opposto, vicino alle panchine e alle aiuole. Infine c'è la possibilità di recuperare spazi sulla carreggiata costruendo un asse protetto.
"Sarebbe un'ottima soluzione per evitare l'intralcio tra pedoni e bici - commenta Balleari - sono soddisfatto dell'apertura dell'assessore, le ipotesi in campo andranno vagliate con associazioni dei ciclisti, Soprintendenza e Municipio".
IL COMMENTO
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