cronaca

Due cortei per la 21esima Giornata della Memoria promossa da Libera
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Oltre duemila persone tra studenti, insegnanti e autorità, hanno partecipato a Imperia, alla XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, manifestazione promossa da Libera.

Due i punti di ritrovo, a Oneglia e a Porto Maurizio, da dove sono partiti i due cortei che si sono incontrati e radunati al parco urbano. Presenti tutte le autorità civili, politiche e religiose della provincia di Imperia.

Secondo i dati forniti da Libera, sono 13 i pullman che da tutta la Liguria hanno raggiunto il capoluogo ponentino. "A quattro anni dall'allarme lanciato a Genova, in occasione della grande manifestazione nazionale del 17 marzo 2012, abbiamo scelto di ritrovarci a Imperia con questa iniziativa regionale per contribuire ad alimentare nuova attenzione sulle dinamiche di infiltrazione e radicamento criminale che hanno interessato varie zone della regione e in particolare il Ponente, con gli inquietanti squarci di consapevolezza che le inchieste della magistratura hanno aperto negli ultimi anni", commentano gli organizzatori.

L'iniziativa è proseguita, alle 14, con l'inaugurazione presso la Biblioteca Civica Lagorio della mostra sulle vittime innocenti delle mafie, dal 1893 ad oggi. Nel pomeriggio, nell'Aula Magna dell'Università di Imperia, il seminario "Mafie in Liguria: facciamo il punto" con relatori Michele Di Lecce, già Procuratore Capo a Genova, Grazia Pradella e Roberto Cavallone, procuratore aggiunto e sostituto procuratore a Imperia.

Alla manifestazione ha preso parte anche il vice presidente del Consiglio regionale della Liguria, Pippo Rossetti, che ha concluso il suo intervento spiegando l’importanza di leggere il nome di ognuna delle novecento persone uccise dalla mafia: "Non basta ricordare solo le vittime più famose, è importante ricordare, uno per uno, tutti coloro che compongono questo lunghissimo e impressionante elenco di uomini, donne e bambini, perché dietro ad ogni nome non c’è solo un volto, ma c’è lo strazio di famiglie intere, oltre ad una nuova, ennesima sconfitta dello Stato".