economia

Grido d'allarme dei mediatori in una lettera ai parlamentari liguri
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Se il mercato immobiliare diventa monopolistico. È questo l'oggetto di una lettera indirizzata a tutti i parlamentari liguri e firmata da Marco Mazzoli, professore di Politica Economica presso l'Università di Genova, e da Fabrizio Segalerba, presidente di Fiaip Liguria. La missiva denuncia i rischi per la libera concorrenza nel settore dell'intermediazione immobiliare causati dall'entrata sul mercato di alcuni grandi gruppi bancari.

"Si tratta di un problema - si legge nella lettera - che riguarda l'interesse generale, e non solamente la categoria professionale degli agenti immobiliari, che, diversamente dalle banche, non erogano credito alla loro clientela né possono monitorare le disponibilità liquide dei clienti potenziali e non potranno mai reggere la concorrenza di chi dispone delle risorse finanziarie dei grandi gruppi bancari".

Oltre ai ragionamenti di tipo economico - per cui è preferibile un mercato concorrenziale a uno monopolistico o, al più, oligopolistico - i mittenti ritengono che la situazione che si è andata a creare faccia emergere alcune perplessità anche dal punto di vista giuridico. Questo perché l'intermediazione immobiliare effettuata da grandi gruppi bancari sarebbe in contrasto con le normative che prevedono, ad esempio, il divieto per i mediatori immobiliari di avere rapporti con gli istituti di credito nell'attività di mediazione.

"Riteniamo - sottolineano in questo senso il professor Mazzoli e il presidente Segalerba - che il rispetto della legalità sia di per sé un valore per un Paese civile e democratico e, per questo motivo, auspichiamo che Governo e autorità competenti si adoperino affinché le leggi vigenti siano applicate".

Secondo i mittenti della lettera indirizzata ai parlamentari liguri, l'intermediazione immobiliare effettuata da grandi gruppi bancari crea inoltre un potenziale problema di assenza di trasparenza. Il rischio - secondo Mazzoli e Segalerba - è legato all'assenza di terzietà degli istituti di credito: "se una banca opera come agente immobiliare - affermano -, può generare contratti finanziari complessi, che, attraverso processi di cartolarizzazione, potranno consentire di collocare sul mercato titoli di debito legati a transazioni immobiliari".

In chiusura di missiva, si ricorda come Fiaip abbia da tempo intrapreso "un'azione politica decisa, manifestatasi con la presentazione di emendamenti, ricorsi ad Antitrust e Bankitalia, non per difendere posizioni di retroguardia già conquistate - concludono il professor Mazzoli e il presidente Segalerba - ma perché seriamente preoccupata della deriva che una politica di questo genere può portate".