La procura di Genova indaga su sette persone per associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Chiesto alla Polizia postale l'oscuramento di quattro siti e la cancellazione di alcuni post sulle bacheche Facebook riconducibili a un gruppo di stranieri "fortemente radicalizzati".
Coinvolti anche i tre libici arrestati in porto e poi rilasciati, che nel frattempo si sono dileguati. Secondo i magistrati, nei post vi sarebbero riferimenti agli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre, in cui si plaude agli attacchi del Bataclan e dello Stade de France. Sui profili inneggiamenti al Califfato e scene di guerra.
Il pool antiterrorismo della procura ha indagato, oltre ai tre libici fermati in porto, due predicatori residenti a Genova e due giovani stranieri incensurati che secondo gli inquirenti si stanno avvicinando al radicalismo islamico. Nel mirino i loro viaggi fatti verso Francia e Nord Italia, apparentemente senza alcun motivo.
cronaca
Terrorismo, sette indagati a Genova: "Inneggiavano all'Isis su Facebook"
Occhi puntati su anche sui tre libici già arrestati a Genova e liberati
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