cronaca

Con una spesa media di 350 euro
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Non bastava il caos legato alla nuova normativa sul canone Rai, le famiglie italiane rischiano di essere costrette a cambiare le loro televisioni, per una spesa minima di 150 euro, per ricevere il segnale del digitale terrestre. Entro il 2020, secondo la volontà della Commissione Europea, dovranno essere assegnate nuove frequenze televisive, basate su un diverso formato, il DVBT-2.

"Il Governo eviti in tutti i modi di far rivivere alle famiglie italiane l’incubo, economico e organizzativo, che ci fu con lo switch-off dal segnale analogico al digitale, hanno già pagato dazio una volta – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – e continuano a pagarlo, dato che ancora ad anni di distanza il segnale del digitale terrestre risulta spesso basso o assente, con intere porzioni del Paese impossibilitate a vedere alcuni canali."

"Ora, con l’imposizione del nuovo formato DVBT-2 e la nuova assegnazione di frequenze c’è il rischio, concreto, che il 'balletto delle televisioni' ricominci, con milioni di famiglie italiane obbligate di nuovo a mettere al mano al portafogli per aggiornare i propri apparecchi televisivi o ad installare un nuovo decoder. Con lo switch-off la spesa media si attesta sui 120-150 euro, oggi la spesa minima per l’acquisto di almeno un televisore e di un decoder risulterebbe di 150 euro, ma ipotizziamo che la media più vicina alla realtà possa essere di circa 300-350 euro."

"Le famiglie di consumatori sono già alle prese con la confusione legata al cambio di normativa del canone Rai, è assolutamente da evitare di caricarle di altre incombenze. Chiediamo pertanto a Governo e Agcom di prevedere soluzioni a basso impatto, come messe in atto nella vicina Francia, dove si è deciso di mantenere l’attuale formato DVBT e di modificare lo standard di trasmissione da Mpeg-2 a Mpeg-4, in modo da consentire alla quasi totalità delle famiglie di non spendere soldi per l’adeguamento delle proprie televisioni. Oppure si prevedano forti incentivi per l’acquisto di nuovi televisori e decoder, che permettano ai consumatori di risparmiare almeno la metà delle spese ipotizzate."