cronaca

Alle 17 organizzata una manifestazione
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'Lo scempio delle Piscine di Albaro', così viene chiamato il progetto di sostituire la pista di pattinaggio nel quartiere di Albaro con una serie di parcheggi per auto, delimitati dalle tradizionali strisce blu. "Quei parcheggi devono essere cancellati subito", attacca il consigliere comunale Alberto Pandolfo, Pd.

In queste ore, inoltre, sta anche montando la protesta che si svolgerà con una manifestazione di residenti e sportivi della zona nel pomeriggio di martedì 12 aprile alle ore 17. A lanciare l'allarme sono stati alcuni atleti: "Nemmeno il tempo di un po' di sport che le linee blu erano già state tracciate per terra" dice Filippo Biolé, avvocato e atleta. "Hanno smantellato i dehors e i tavolini dei bar e al loro posto sono comparse decine di parcheggi che imbrattano un luogo sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza, di cui peraltro ricorre l'ottantesimo anniversario dall'inaugurazione".

"Ho contattato le istituzioni competenti - prosegue - e mi sono reso conto che tutto è avvenuto all'oscuro degli assessorati competenti. Si è mobilitato il municipio Medio Levante e la consigliera Rosanna De Luca mi ha coinvolto nell'organizzazione di una manifestazione per protestare contro questo affronto al patrimonio culturale."

"Si tratta di un'area data in concessione dal Comune, non si possono tracciare i parcheggi blu, innanzitutto perchè non li gestisce Genova Parcheggi ma soprattutto perché la concessione prevede che la pista debba rimanere inalterata - dice il consigliere comunale Alberto Pandolfo.  "È impensabile che questa zona venga aggredita con stalli di cui non si conoscerebbe la regolamentazione. Mi batterò in ogni modo perchè vengano cancellate."

Intervenuta sul caso anche l'assessore allo sport Ilaria Cavo tramite il suo profilo Facebook: "Pieno appoggio allo sconcerto dei cittadini genovesi che, all'interno dello stadio di Albaro, si sono ritrovati parcheggi al posto della pista di pattinaggio e di un'area vissuta dalle famiglie. La convenzione in base alla quale un privato ha ottenuto in concessione l'impianto prevede che l'area rimanga destinata al pattinaggio e alla fruizione dei residenti. Non possono esserci soluzioni arbitrarie di cui il Comune mi ha confermato non sapere nulla."