
Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile sono state avviate, poco meno di due mesi fa, dopo le segnalazioni dei genitori di alcuni bambini, che evidenziavano il "gravissimo livello di malessere", spiega in una nota la Questura, raggiunto dai loro figli. Per accertare la veridicità delle accuse, l'indagine, coordinata dalla locale Procura, è stata condotta anche mediante l'installazione di telecamere all'interno dell'aula frequentata dai bambini. I filmati audio- video, secondo gli investigatori, hanno "consentito di accertare i maltrattamenti psico-fisici subìti dai piccoli alunni. In particolare, l'arrestata sgridava, umiliava e mortificava i bambini, giungendo persino a percuoterli, a volte a mani nude e a volte con libri e quaderni, sulla nuca, sul viso e sulle mani".
IL COMMENTO
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