
"Non chiedeteci di abbassare la testa, anzi, chiediamo a gran voce che l'azienda garantisca i posti di lavoro a tutti, in un processo i riconversione che auspichiamo venga intrapreso". I rappresentanti del comitato poi sottolineano "l'incompatibilità di un tessuto urbano con un impianto come l'oleodotto che costringe la cittadinanza all'esposizione continua ai miasmi e all'insicurezza per la presenza delle vasche che contengono idrocarburi".
Poi tornano sulla tematica dell'occupazione: "Nei giorni scorsi si è svolta la festa del lavoro, così triste perché di lavoro non c'è per molti, per troppi, e chi lo ha è troppo spesso sfruttato e privato di diritti. Il nostro sincero pensiero va ai lavoratori di Iplom vittime di questo sistema, di cui speriamo si prenda coscienza. Sappiamo cosa voglia dire avere un padre o una madre, in cassa integrazione e le difficoltà che una famiglia deve subire. Per questo auspichiamo un sostegno da parte delle istituzioni".
IL COMMENTO
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