
"Unica colpa del comune di Montebruno - afferma Anci Liguria - è quella di non avere avviato subito i lavori di ripristino del territorio franato, non avendo la disponibilità dei 140.000 euro stimati". Il Comune di Montebruno, pur rientrando a tutti gli effetti nell'area per la quale era stato avviato lo stato di emergenza, ne era stato escluso. "La motivazione fornita dalla Regione Liguria e dal Dipartimento della Protezione civile - spiega Anci - è stata che l'inserimento nel Piano degli interventi di somma urgenza e la relativa assegnazione di fondi avvengono solo per le somme spese per gli interventi effettivamente attuati subito dopo l'evento calamitoso".
"E' un inammissibile circolo vizioso - ha commentato Michele Malfatti, coordinatore dei piccoli comuni di Anci Liguria - non possiamo accettare che un piccolo comune come Montebruno, con 218 abitanti, faccia fronte alle somme urgenze rischiando di sforare il proprio bilancio senza avere garanzie di ottenere, anche in parte, il ristoro delle spese sostenute".
IL COMMENTO
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