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"Ferrero ha ridicolizzato la società"
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Arrivati a maggio è il momento della resa dei conti. La disfatta di Samp & Doria caratterizza una città ricca di parole e povera di fatti. Ma sentiamo i pensieri di Gianni Plinio di Fratelli d'Italia.

Una disfatta della Samp e di Doria…

"La disfatta di Doria è ancora più grave di quella della Samp. Con la cattiva amministrazione della Giunta di sinistra a farne le spese sono tutti i genovesi, in particolare quelli appartenenti ai ceti più popolari e meno abbienti. Come Fratelli d’Italia abbiamo chiesto ai consiglieri di maggioranza e di minoranza di dimettersi prima dell’approvazione del bilancio: riteniamo sia meglio un commissario con poteri straordinari che un sindaco ‘azzoppato’, che non dispone di una maggioranza e che è costretto consiglio dopo consiglio a fare basse contrattazioni per approvare questa o quella deliberazione. Continuare così significa far sprofondare ancora di più Genova nel confusionismo, nell’immobilismo e in un inesorabile declino. Bisogna avere la forza di mettere un punto e andare a capo, in modo che i cittadini si esprimano. Io, mi auguro, in un governo di centro destra in grado di far ripartire questa città".

Lei si riconosce in questa politica degli astenuti?


"Assolutamente no, questa è una politica confusionaria, disordinata e incoerente in cui a farla da padrone sono i saltafossi e chi è abituato a un continuo cambio di maglietta. Quando ero giovane chi cambiava partito era additato e emarginato quasi fosse un lebbroso; ora, invece, i saltafossi vengono corteggiati. Ma con i saltafossi né si governa né si rilancia un città".

Passiamo alla 'sua' Sampdoria: di chi è la colpa della stagione fallimentare?

"È stata una stagione davvero deludente. Ora credo si debba fare una vera e propria resa dei conti: la tifoseria sampdoriana non merita una Sampdoria così scalcinata. Resa dei conti necessaria nei confronti della società e del presidente Ferrero, personaggio totalmente avulso dallo stile Sampdoria. È giunto addirittura al punto di criticare il torneo Ravano… Con la folle campagna di vendite dello scorso gennaio ha fatto rischiare di retrocedere. Poi una resa dei conti nei confronti dei giocatori, che non hanno mai dimostrato di avere gli attributi, carattere, grinta, spirito agonistico, che si sono resi protagonisti di tre ultime partite dove erano ridicoli e hanno reso le partite inguardabili. E poi nei confronti del tanto lodato mister Montella che non si è dimostrato adeguato alla situazione, non ha dato un gioco, non ha motivato, non ha dato grinta a questa squadra, fino al punto di far rimpiangere il tanto vituperato Zenga. Spero che anche in questo caso si metta un punto e si vada a capo: i tifosi sampdoriani meritano decisamente di più".

Ma cosa c’entra Ferrero con la Sampdoria. Perché proprio lui?


"È una domanda che feci anche a Edoardo Garrone nei momenti del passaggio di proprietà. Ci sono tante leggende metropolitane dietro a questa cessione, ma non mi voglio addentrare. Certamente Ferrero ha reso ridicola una società che era ammirata e apprezzata in tutto il mondo calcistico nazionale e anche estero. Spero che a estremi mali si vada a estremi rimedi. Parafrasando il grande Gino Bartali, sul fronte Sampdoria è tutto da rifare".