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Afflusso ai tornelli come segno di passione costante
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Da quando sono le televisioni satellitari a... portare il pallone, le presenze allo stadio e gli incassi da biglietteria non sono più la fonte primaria di sostentamento delle società professionistiche. Rallegra però, contro gli esiti non esaltanti della stagione appena conclusa, vedere come i sostenitori di Sampdoria e Genoa abbiano confermato un grado elevato di fedeltà alla causa.

I due club genovesi hanno richiamato allo stadio un numero di spettatori in linea con la tradizione, con i blucerchiati prima di Zenga e poi di Montella che hanno addirittura, pur di fronte a spettacoli e risultati non esaltanti, fatto segnare un incremento percentuale dell'1,1 rispetto all'annata precedente, chiusa al settimo posto con la qualificazione europea.

I campionati, certo, non si vincono al botteghino, ma i dati relativi alle due società genovesi sembrano consolidare l'idea empia, più che eretica, di come a Genova una squadra sola potrebbe giocarsela ai massimi livelli. In realtà, mai come in un caso simile due più due quasi sicuramente farebbe tre, o forse meno.

L'afflusso ai tornelli è un segno di passione costante, svincolata dai risultati, ma rappresenta su un altro piano anche il solo oggettivo “voto di fiducia” per una società calcistica. Così, da una parte i sostenitori rossoblucerchiati possono andare orgogliosi di un attaccamento ai colori, alla famosa “maglia”, che trascende le contingenze agonistiche; ma dall'altra le dirigenze non sentono il fiato sul collo della piazza, le pressioni ambientali tipiche delle tifoserie esigenti, e possono quindi agire senza preoccuparsi troppo dell'eventuale impopolarità di mosse che altrove desterebbero malcontento.

Per esempio, mancano ormai meno di tre mesi al 70º compleanno della Sampdoria, evento storico per la stessa città di Genova più che per i tifosi blucerchiati, ma dalla società ancora tutto tace, rispetto a un doveroso programma istituzionale di celebrazioni. L'attuale dirigenza, protesa al futuro con altisonanti enunciazioni programmatiche, non sembra altrettanto attenta al passato: eppure la passione popolare si fonda anche e soprattutto su tradizione, storia, valori. Il tempo c'è ancora, ma corre in fretta.