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No al trasferimento nel Tigullio: "Sarebbe illogico e dannoso"
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Trasferire in modo permanente nello spezzino i rifiuti del Tigullio costiero più Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese? Il sindaco metropolitano Doria ribadisce il suo no: "Aumenterebbe i costi per i cittadini del comprensorio sino quasi a raddoppiarli, è un progetto illogico e dannoso". Lo afferma durante il dibattito sul piano metropolitano dei rifiuti adottato all'unanimità dei presenti.

"Se il territorio della Città metropolitana non fosse in grado di trattare questi materiali e in altre aree ci fossero impianti già operativi, il ragionamento potrebbe essere diverso, ma invece siamo in presenza di un project-financing che dovrebbe essere realizzato altrove e non di impianti già concreti e operanti. Abbiamo anche i nostri progetti nel piano appena adottato e se è accettabile fino alla loro realizzazione una fase transitoria di trasferimento dei rifiuti del Tigullio, renderla permanente sarebbe invece del tutto illogico e dannoso".

In compenso, la Città Metropolitana sta valutando di aggiungere ai due impianti di Scarpino e Rio Marsiglia, con due discariche di servizio collegate per le sole frazioni di rifiuti non utilizzabili dopo la differenziazione, "un terzo impianto di separazione e biodigestione, nel Comune di Orero in Fontanabuona, in un'area indicata fra quelle possibili negli screening territoriali".

L'obiettivo del piano genovese è creare un sistema integrato e modulato per far crescere anche oltre il 65% previsto entro il 2020 le percentuali di raccolta differenziata e riciclo dei materiali, riducendo dalle attuali 300.000 a 86.000 all'anno le tonnellate di materiali residui in discarica. Se l'organico da trattare sfiorasse le 120.000 tonnellate annue come ipotizzato dal piano metropolitano la capacità dei due impianti maggiori potrebbe aumentare quindi rispettivamente da 70 a 90.000 tonnellate e da 16 a 26.000 tonnellate.