
Rossi si vuole tenere tutte le sue tratte per il trasporto locale, e vuole anche che i nostri treni passino dalla tirrenica per caricare i suoi pendolari. Così guadagna sia dal passaggio da Firenze che da quello sulla linea tirrenica e risolve i suoi problemi inguaiando noi liguri. Lui, così, ha treni veloci per Roma e Milano e treni locali, dalla costa a Firenze e sulla Tirrenica. E noi il nulla, siamo sempre sotto schiaffo di tutto il sistema nazionale e della Toscana.
Mi dispiace che nessuno lo capisca, neanche gli amministratori locali che fanno annunci su opere che hanno tempi lunghissimi, o su quelle a medio termine annunciate al convegno di Novara, ma non su quelle subito fattibili, che possono migliorare la nostra vita e quella di chi vuole raggiungere la Liguria per turismo o per lavoro. E l'orario estivo è la conferma che nulla è stato fatto dalla Regione con il Mit e Rfi. Infatti non ci sono treni più veloci, né per Milano né per Roma. Ricordiamoci che, ad esempio, un treno che vada da Genova Principe a Milano Rogoredo in un'ora e dieci ci farebbe almeno entrare sulla rete ad alta velocità. E ovviamente serve un rientro a Genova la sera tardi verso le 22.30, che invece è stato soppresso.
A noi non va per nulla bene. È una vergogna che si privilegino solo i treni ad alta velocità, tutti dalla stessa linea: Torino-Milano-Firenze-Bologna-Roma-Napoli. A noi non danno neanche uno slot che passi da Firenze per arrivare a Roma in 3 ore e 30 minuti. È una grave discriminazione, sia del Governo che di Rossi. Comunque, finché avrò fiato, io continuerò a spiegarlo. E questa settimana avrò due occasioni: l'ad di ferrovie Gentile che viene in Commissione trasporti e giovedì il ministro Delrio che viene in aula per un "question time".
*Sen. Maurizio Rossi, componente Commissione Trasporti e Infrastrutture
IL COMMENTO
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