porti e logistica

Piazza: "senza economia del mare non c'è vita per la città"
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"La Liguria e Genova devono assumere un ruolo centrale e per questo ci vuole il coraggio di fare scelte per le merci e le persone: Genova è nel terzo mondo del sistema dei trasporti". Massimo Scotton, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili del capoluogo, ha aperto questa mattina il workshop su "L'economia del mare quale risorsa per lo sviluppo: innovazione strategica e rilancio".

Per l'assessore comunale allo Sviluppo economico Emanuele Piazza le scelte vanno fatte per "avvicinare" porto e città: "C'è chi sta dicendo che l'economia del mare toglierebbe vivibilità per i cittadini. Porto e economia del mare sono invece Le Economie, senza queste non c'è vita per la città" ha detto, così sostenendo il Blueprint e anche l'unione dei porti di Genova e Savona.

"Servono scelte e non dibattiti sulla trasformazione del padiglione fieristico - continua l'assessore - che può diventare il nucleo di rilancio dell'economia del mare, del refitting e del direzionale unito alla riqualificazione urbana. I rappresentanti del mondo del mare hanno disegnato la situazione dei mercati, di armamento e portualità fra sfide e dubbi."

"Il nostro governo è più rigido nel rispettare le regole rispetto ad altri Paesi - ha detto Stefano Messina, presidente del gruppo Messina - invece di avere un approccio più attento alla spinta agli investimenti in infrastrutture e navi" mentre per il presidente di Finsea, Luigi Negri "solo in Italia non si aiuta la grossa industria marittima. Le navi sono sempre più grandi e noi ci troviamo a operare in terminal inadeguati. L'Europa avrebbe dovuto fare come gli americani che hanno detto alle grandi compagnie: puoi costruire navi grandi ma qui non vieni perché non posso costringere i porti a investire per le tue scelte".