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Al compagno neozelandese fu negato il ricongiungimento famigliare
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L'Italia è stata condannata a risarcire i "danni morali" a un cittadino neozelandese che voleva ricongiungersi con il suo compagno italiano nel nostro paese.


Per i giudici di Strasburgo, l'italia ha violato il diritto della coppia a non essere discriminata. Il risarcimento previsto per la coppia è di 20.000 euro. La sentenza sarà definitiva tra tre mesi se nessuna delle parti deciderà di ricorrere in appello.


I due protagonisti della vicenda che risale al 2009 sono Roberto Taddeucci e il suo compagno Douglas McCall. Residenti in Nuova Zelanda con lo statuto di coppia non sposata, si sono trasferti in Italia nel 2003 per problemi di salute di Taddeucci.
McCall chiese un permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare che gli venne negato dallo stato italiano e sostenendo nel ricorso di essere vittime di discriminazione ingiustificata.
Così la corte di Strasburgo ha condannato lo stato italiano per discriminazione riconoscendo i diritti ai due uomini come fossero una coppia eterosessuale ma non nell'ambito della convivenza.