“La lotta all’alcolismo soprattutto tra i giovani comprende attività di prevenzione e di cura: lavorare in rete, come nel caso della Asl 3 genovese, è importante per affrontare il problema dell’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti che hanno conseguenze anche sulla sicurezza. Negli ultimi anni, con l’entrata in vigore del pacchetto sicurezza alla cui elaborazione nel 2008 avevo lavorato al ministero degli Interni, sono state introdotte regole stringenti che hanno migliorato gli stili di vita prima di mettersi alla guida con indubbie ricadute positive sulla diminuzione degli incidenti stradali causati dall’abuso di alcol”. Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute e alla Sicurezza Sonia Viale nel convegno per la presentazione della prima rete integrata ospedale-territorio su alcol e patologie correlate.
La rete alcologica è composta da: Asl attraverso i Sert; dall’ospedale San Martino con il centro alcologico dove vengono identificate le patologie epatiche in fase precoce e seguiti i pazienti in percorsi protetti; dalla fondazione Maugeri di Genova Nervi; dal mondo dell’associazionismo attraverso la rete Automutuoaiuto e dalla Procura per l’attività di prevenzione rivolta alla sicurezza stradale e lavori socialmente utili come elemento sanzionatorio.
Dai dati sul consumo di alcol forniti dal ministero della Salute emerge che in Liguria il 75% della popolazione maschile e il 52% di quella femminile beve alcolici e tra questi circa il 23% degli uomini e il 10% delle donne è a rischio. Tra i soggetti più esposti per fascia d’età il 47% sono ragazzi tra i 16 e i 17 anni. Preoccupanti anche i dati sull’ospedalizzazione: 155 pazienti ogni 100 mila abitanti sono costretti al ricovero ospedaliero per patologie collegate all’alcol in Liguria.
“Lavorare sui giovani e sui giovanissimi anche attraverso le scuole è indispensabile sia per la prevenzione delle patologie sia per la sicurezza stradale, soprattutto in questo periodo estivo – ha detto la vicepresidente Viale - si può fare festa senza esagerare e usare la testa prima di mettersi alla guida, anche se l’obiettivo resta quello del tasso alcolico zero”.
Su iniziativa dell’Asl 3, durante le serate organizzate al Porto Antico di Genova nell’ambito di Body worlds saranno distribuiti etilotest monouso.
La rete alcologica è composta da: Asl attraverso i Sert; dall’ospedale San Martino con il centro alcologico dove vengono identificate le patologie epatiche in fase precoce e seguiti i pazienti in percorsi protetti; dalla fondazione Maugeri di Genova Nervi; dal mondo dell’associazionismo attraverso la rete Automutuoaiuto e dalla Procura per l’attività di prevenzione rivolta alla sicurezza stradale e lavori socialmente utili come elemento sanzionatorio.
Dai dati sul consumo di alcol forniti dal ministero della Salute emerge che in Liguria il 75% della popolazione maschile e il 52% di quella femminile beve alcolici e tra questi circa il 23% degli uomini e il 10% delle donne è a rischio. Tra i soggetti più esposti per fascia d’età il 47% sono ragazzi tra i 16 e i 17 anni. Preoccupanti anche i dati sull’ospedalizzazione: 155 pazienti ogni 100 mila abitanti sono costretti al ricovero ospedaliero per patologie collegate all’alcol in Liguria.
“Lavorare sui giovani e sui giovanissimi anche attraverso le scuole è indispensabile sia per la prevenzione delle patologie sia per la sicurezza stradale, soprattutto in questo periodo estivo – ha detto la vicepresidente Viale - si può fare festa senza esagerare e usare la testa prima di mettersi alla guida, anche se l’obiettivo resta quello del tasso alcolico zero”.
Su iniziativa dell’Asl 3, durante le serate organizzate al Porto Antico di Genova nell’ambito di Body worlds saranno distribuiti etilotest monouso.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità