Sicurezza nel centro storico, il Sap replica a Doria: "Vive in un'altra realtà"

"Noi il nostro dovere lo facciamo tutti i giorni, il signor sindaco se vuol sapere come stanno le cose ci convochi e gli racconteremo visto che non ci ha mai incontrato nei quattro anni del suo mandato".

Quello che si sta consumando si potrebbe definire uno scontro 'intrasindacale'. Sul nuovo caso delle violenze e dello spaccio nel centro storico genovese, dopo le parole del sindaco Marco Doria tocca al principale sindacato di polizia a Genova, il Sap con il suo segretario genovese Giacomo Gragnano replicare. Il dito puntato del primo cittadino di Genova ai poliziotti non è affatto andato giù visto l'impegno su vari fronti cittadini.

"Credo che prima di dire 'le forze dell'ordine devono fare il proprio dovere' bisogna prendere coscienza del nostro lavoro, evidentemente il Sindaco Doria vive in una realtà diversa da quella reale - dichiara Gragnano - Chiedo per esempio al sindaco Doria: "E' mai stato in stazione a Genova Principe dalle 6 di mattina a mezzanotte a vedere cosa fanno i colleghi per la vicenda migranti? E' mai stato al centro commerciale Fiumara quando vengono effettuati i pattuglioni per il terrorismo? E' mai andato in un ufficio di polizia a vedere quanti uffici sono chiusi perché il personale è in strada impegnato in altri servizi?"

Ecco dunque emergere il problema della carenza d'organico che anche lo stesso capo della Polizia Franco Gabrielli ha denunciato nella visita a Genova parlando della mancanza a livello nazionale di 18mila uomini. E da qui la accusa e la proposta.

"Noi pensiamo che quando si vuole costruire qualcosa di positivo ci deve essere un confronto tra tutte le parti - ha concluso Gragnano - Senza nessuna offesa e nessuna polemica, dunque ci sentiamo di chiedere al sindaco di chiamarci, di convocarci".