
I lavoratori sono scesi in piazza per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, con la richiesta di aumento salariale di 130 euro per tutti i dipendenti.
"Nessun aumento contrattuale al 95% della categoria, in pratica ci chiedono la cancellazione definitiva del contratto nazionale di lavoro: venerdì 15 luglio svuotiamo le fabbriche, riempiamo le piazze! Rinnoviamo il contratto!" si legge in una nota unitaria di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm.
Tra i metalmeccanici in piazza anche i lavoratori di Softeco, azienda di Sampierdarena che si occupa di hardware, software e consulenze informatiche e impiega 230 dipendenti. "Siamo offesi dal comportamento dell'azienda - spiegano i lavoratori - che ha problemi di liquidità e non sta mantenendo le promesse rispetto ai crediti arretrati". Non solo: "E' probabile che l'azienda, che oggi è di proprietà del fondo di investimento Avm, venga presto venduta - spiega l'rsu - ma nessuno ci ha coinvolto mentre per noi è fondamentale i progetti che riguardano il nostro futuro". La manifestazione dei metalmeccanici si è conclusa poco prima delle 12 mentre i lavoratori di Softeco hanno proclamato sciopero per l'intera giornata.
IL COMMENTO
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