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"Uno schiaffo ai lavoratori e alle istituzioni locali che avevano chiesto di attendere almeno fino al prossimo incontro al Ministero del prossimo 28 luglio", commentano i sindacati. "Noi nelle ultime settimane abbiamo ragionato su proposte concrete che metteremo in campo che possono mitigare il problema che oggi l'azienda ci ha annunciato. Auspichiamo che il Ministero la prossima settimana ci ascolti e metta in campo proposte che garantiscano la continuità del sito e riducano al massimo l'impatto sociale", dice Andrea Pasa della Fiom Cgil.
L'azienda è sul banco degli imputati per la decisione di affidare all'esterno le attività già presenti a Vado Ligure. "Strategia inaccettabile, perché si basa solo sulla riduzione dell'organico senza prevedere investimenti che possano dare continuità allo stabilimento, provocando di fatto la chiusura del sito stesso", continua Pasa.
IL COMMENTO
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