
La ricerca, effettuata a favore del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha portato in mare Nave Anteo, unità navale del Raggruppamento Subacquei e Incursori "Teseo Tesei", e un gruppo di palombari del centro delle Grazie (La Spezia): l'ispezione guidata dai palombari della Marina militare avviene con l'utilizzo del minisottomarino Srv 300 e dei veicoli filoguidati in dotazione all'Anteo.
Numerosi i materiali ritrovati durante il rinvenimento del relitto, avvenuto nel febbraio del 2016: cannoni in bronzo di produzione francese databili tra il XVIII e il XIX secolo, rari fucili militari in uso agli equipaggi di bordo della marina rivoluzionaria francese e oggetti analoghi in uso alle marine dell'epoca. È probabile che il materiale costituisca parte dell'equipaggiamento bellico di due navi francesi, la 'Ca Ira' e la 'Censeur': la prima semi distrutta e poi catturata, la seconda data alle fiamme dagli inglesi durante la battaglia di Noli, nel marzo 1795.
Per Vincenzo Tinè, Soprintendente Archeologia della Liguria "questa scoperta è di eccezionale interesse sia archeologico sia storico. L'archeologia subacquea ligure si dimostra ancora una volta all'avanguardia per capacità esplorative, portando alla luce i resti della battaglia di Noli e quindi restituendo un tassello fondamentale alla storia della Liguria e dell'Europa".
IL COMMENTO
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