porti e logistica

Al via la “tracciabilità” per arrivare a una “pesatura doc”
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Con tremila documenti di pesatura in media al giorno in arrivo nel porto di Genova per i container in imbarco, la prima fase di attuazione delle nuove regole Solas è entrata a regime.

 Quindici punti di pesatura sono presenti all’interno del porto, a integrare la capillare rete diffusa fuori dalla città per assecondare l’obiettivo di non intasare né il traffico urbano né le banchine.


L’Autorità portuale si accinge ora a entrare nella seconda fase, con l’emanazione di una nuova ordinanza che di fatto alza ancora l’asticella della certificazione in nome della sicurezza e della massima operatività. Scatta quella che è stata definita la “tracciabilità dei documenti” di peso, una sorta di “pesatura doc” che parla e spiega quali operatori e con quali sistemi è stata eseguita. Il tutto senza intralciare l’operatività, come dimostra il fatto che l’obiettivo di Palazzo San Giorgio resta quello di far arrivare i documenti di pesatura al terminal prima del container.