politica

In programma a Caricamento dal 25 agosto al 10 settembre
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Prove di unità alla festa delle spaccature.

Già perché la Festa dell’Unità del Pd genovese che si apre giovedì 25 agosto e andrà avanti fino a sabato 10 settembre tra il porto Antico e piazza Caricamento si troverà di fronte tra il si e il no al referendum costituzionale previsto per l'autunno e tra il chi e il come per le elezioni comunali genovesi del 2017.

“Noi partiamo dal fatto che abbiamo le nostre idee e degli uomini capaci di rappresentarle – ha dichiarato il segretario genovese del Pd Alessandro Terrile nel presentare la festa - e però ci confrontiamo con chi la pensa diversamente, le nostre feste sono aperte a tutti loro nell'ambito della reciproca correttezza e rispetto”.

La festa dell’Unità genovese sarà dedicata a livello nazionale ai temi della giustizia, dell’antimafia, della corruzione e immigrazione con l’arrivo dei ministri liguri Orlando e Pinotti, la presenza del presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Cantone e il presidente della commissione antimafia Rosi Bindi. Diciassette giorni, 55 dibattiti e in extremis è stato inserito l’8 settembre anche un confronto scomodo con il presidente genovese dell’Anpi Bisca proprio sul tema referendum.

“L'Anpi sarà presente alla festa – ha aggiunto Terrile - e potrà sostenere le ragioni del no come il Pd sosterrà invece le ragioni del sì”.

E guai a parlare di candidati sindaco di Genova tra i tendoni dove si confronteranno anche gli altri partiti del centro sinistra.

“Noi l'abbiamo detto, uno degli errori compiuti nel passato è quello di pensare che il Pd possa andare da solo – ha sottolineato Terrile - Il principio delle primarie è valido se vengono però stabilite delle regole. Le regole non le decideremo da soli ma insieme ad una coalizione, quando saranno pronte arriveranno le candidature.Candidature premature rischiano di mettere molto al centro il personalismo di chi si candida e molto poco il ragionamento comune di un'idea di città”.

Ma tant’è tra i banchi e i tendoni, ridotti di 500 metri quadri rispetto all’anno scorso per andare incontro alle richieste del Civ e del Porto Antico, aleggerà il nome di Simone Regazzoni già uscito allo scoperto come candidato sindaco di Genova suscitando gli ennesimi maldipancia.