il 19 agosto l'uomo ha allertato i carabinieri raccontando di essere stato rapinato in casa, la sera prima, da parte di due balordi che trovando la porta d'ingresso aperta si sarebbero introdotti in casa e di averlo aggredito e tramortito.
La storia dell'uomo è stata fin da subito poco chiara per i militari, in quanto vi erano dei particolari che non coincidevano con la versione della vittima. In primo luogo, la posizione delle tracce di sangue e a seguire il portafoglio in bella vista su un mobile, la porta lasciata aperta per "abitudine" e la casa troppo ordinata per essere stata teatro di una violenta colluttazione.
Quindi, le indagini, si sono rivolte subito sulla vittima che nel frattempo era andata al pronto soccorso per farsi medicare alla testa e a una gamba.
Dopo un lungo interrogatorio ha confessato di aver architettato tutto da solo. Quella sera era completamente ubriaco ed è caduto a terra ferendosi e in quel momento è nata l'idea di simulare una rapina per cercare di attirare l'attenzione della ex moglie.
IL COMMENTO
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