porti e logistica

Dopo la richiesta di proproga da parte della Regione
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"Chiedere a un porto come La Spezia di aspettare tre anni, anche solo un anno, prima di completare la sua fusione con Marina di Carrara, equivale a condannare un pilota di Formula Uno a partire sempre e comunque dall'ultima fila. Questa si chiama penalizzazione. Non ci sono altri termini per definirla”. Non si è fatta attendere la reazione della community portuale alla mossa della Regione, che ha chiesto di rinviare l'accorpamento tra La Spezia e Carrara.

La Spezia Port Service ha scritto direttamente al governo e al ministro Delrio perché la richiesta non sia presa in considerazione e "nel porto di La Spezia possa essere realizzata compiutamente l'Autorità di sistema portuale con un Presidente adeguato alle necessità del porto e dotato di tutti i poteri che la legge gli attribuisce anche e specialmente nell'ambito del processo di fusione".

"Uno slittamento, del tutto immotivato e incomprensibile
- sottolinea la Spezia Port Service - graverebbe il nostro porto di un vero e proprio handicap, costringendolo a rincorrere anche commercialmente, nonché sul fronte della infrastrutturazione porti concorrenti dotati di piena capacità... di intendere e volere. E ciò accadrebbe in un momento di grande difficoltà nel mercato mondiale dello shipping e di evidenti segni negativi che per la prima volta riguardano anche il nostro porto”.

"Il porto della Spezia - sottolinea l'azienda - è oggi in prima linea in un mercato container quanto mai complesso e pericoloso e che non si può permettere il lusso di 'regalare' competitività alla concorrenza.  Le riforme non si fanno solo con le norme; si fanno con gli uomini e con le donne. E La Spezia ha oggi bisogno, nel segno di una totale discontinuità, di una figura autorevole che si metta subito a lavorare nell'interesse del porto"