
Il Cdm ha esaminato, su proposta del Ministro per gli affari regionali Enrico Costa, ventuno leggi delle Regioni ed ha deliberato l'impugnativa della "legge Regione Liguria n. 11 del 05/07/2016, in quanto - si legge sempre nella nota - la norma in tema di patrocinio legale a spese della Regione invade le competenze legislative statali nelle materie dell'ordinamento penale, delle norme processuali, nonché dell'ordine pubblico e della sicurezza, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lett. h) e l), della Costituzione".
“La legge che abbiamo approvato in Liguria è la stessa della Regione Lombardia, che non è stata oggetto di impugnative e aveva incassato a suo tempo anche il voto favorevole in aula del Pd. La bocciatura da parte del Cdm è pertanto immotivata e denota un fatto gravissimo, quello dell’utilizzo della valutazione politica della Costituzione da parte del governo. Purtroppo non ci stupiamo", commenta la vicepresidente Sonia Viale.
“Tutto secondo copione. Non parliamo mai a caso quando solleviamo in Consiglio vizi di incostituzionalità, e oggi ne abbiamo l'ennesima riprova. È ora di smetterla di sprecare tempo e denaro per approvare leggi da far west per pura propaganda elettorale”. Così commentano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Liguria.
"Si tratta di una decisione ovvia, che dimostra come la Regione Liguria perda tempo, sempre più spesso, in questioni che non le competono, invece di occuparsi dei temi che riguardano direttamente i cittadini del suo territorio. Quella legge, poi, contiene anche un messaggio sbagliato in materia di sicurezza, è pura propaganda politica e non fornisce risposte alle vittime dei reati". Questa la reazione invece del Parto Democratico.
IL COMMENTO
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