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12 mesi fa il sindaco difendeva la sua coalizione, oggi è caos
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Soltanto un anno fa il sindaco di Imperia Carlo Capacci, replicando a Primocanale che aveva fatto notare le scollature interne alla sua maggioranza, scrisse su Facebook: "è vero sì che la coalizione è eterogenea ma sinceramente preferisco che molti esprimano diversi punti di vista piuttosto che ricevere un solo input". Insomma, nessuna crisi di maggioranza ma soltanto un vivo dibattito interno.

A 12 mesi di distanza le contraddizioni, che già allora si intravedevano all'interno della coalizione del sindaco, sono emerse in maniera evidente. A dirlo è la storia degli ultimi giorni. Prima la richiesta di un passo indietro avanzata dal sindaco nei confronti dei due assessori del Pd Giuseppe Zagarella e Giuseppe De Bonis e la risposta negativa e piccata dei vertici dem. Poi la richiesta di una "verifica di maggioranza" da parte del gruppo di Azione Civica. Infine, il caos delle scorse ore durante la Commissione per la modifica dello Statuto del Consiglio Comunale, che ha visto lo strappo del consigliere piddino Fiorenzo Marino. Alcuni mesi fa c'era stata invece la rottura con alcuni esponenti di Imperia Cambia, quelli che in teoria avrebbero dovuto essere gli uomini di fiducia di Capacci.

La situazione quindi è di una crisi conclamata e di un sindaco che non si sa ancora per quanto possa reggere. Da quello che filtra, Capacci non avrebbe alcuna intenzione di dimettersi, ma starebbe aspettando che siano i suoi a "silurarlo". Un po' per una questione di orgoglio personale, un po' perché sarebbe più facile per il primo cittadino presentarsi di nuovo alle elezioni in questo secondo scenario. La situazione è dunque in continuo mutamento e l'ipotesi di elezioni anticipate nel 2017 è tutt'altro da escludere.