
Quattordici scioperi e undici manifestazioni, sottolineano i sindacati, hanno fatto sì che nel nuovo bando di gara indetto per i due maxi lotti di lavori nell'ambito gas e acqua (120 milioni di euro), Ire-Ireti inserisse un punteggio congruo per le imprese che in caso di vincita avrebbero garantito l'assorbimento degli occupati delle ditte oggi impegnate nei lavori, altrimenti a rischio licenziamento, e che venisse applicato a tutti il contratto dell'edilizia.
Ora l'accordo fra i sindacati e i raggruppamenti che hanno vinto gli appalti, conferma le tutele. "L'intesa salvaguarda l'occupazione di oltre 250 edili liguri - commentano Fabio Marante, segretario della Fillea-Cgil, Andrea Tafaria (Filca-Cisl) e Roberto Botto (Feneal-Uil) - È una boccata d'ossigeno per il nostro territorio: nessuno dei lavoratori in essere perderà il posto: verrà assunto anche il personale licenziato ingiustamente da Coget un anno fa e i 41 dipendenti della Canale, pure se la ditta non ha partecipato al bando".
"Vogliamo di più, perché fra quattro anni il problema potrebbe ripresentarsi. Non abbiamo rinunciato alla clausola sociale (attiva in passato, che garantiva continuità per i lavoratori con il passaggio alle aziende vincitrici, ndr)" aggiunge Botto. Il raggruppamento che si è aggiudicato l'appalto per il primo lotto, Levante, da Genova a Moneglia, comprende Cosme, Integra e Italscavi. Il secondo, Ponente, da Genova a Savona, Cogni, Sirce, Tecnocostruzioni e Idroedil.
IL COMMENTO
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