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Intervista esclusiva al presidente del Consiglio
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"Genova è una città fondamentale per l'Italia. Il governo deve fare qualcosa per Genova ma la città deve avere la consapevolezza del suo ruolo per il Paese". Con queste parole il premier Matteo Renzi ha concluso la propria intervista esclusiva a Primocanale. Un'intervista giunta al termine della sua visita nel capoluogo ligure, dove ha incontrato i sindaci della città metropolitana in un vertice in Prefettura.

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FUTURO TV LOCALI - "Nel tempo della globalizzazione penso sia fondamentale che il cittadino possa avere informazioni anche sulla propria realtà locale. È importante intervenire sulle tv locali e deve passare l'idea che chi fa tv locale di qualità fa servizio pubblico".

RIUNIONE IN PREFETTURA
- "Oggi è un giorno importante. Stiamo ricostruendo il territorio. Abbiamo messo in campo 9 interventi per 402 milioni di euro. Ho incontrato i sindaci, li ho ascoltati. La sintesi è: tutto quello che serve contro il rischio idrogeologico va speso. Per questo bisogna tornare a progettare".

INCONTRO CON DORIA
- "Abbiamo discusso di questioni della città. A me interessa capire come riusciamo a spendere i soldi per le scuole. C'è il tema del lavoro. Ho incontrato i sindacalisti delle Ericsson, che è la situazione in Liguria che mi preoccupa di più. Abbiamo parlato di questioni concrete, per le elezioni c'è ancora tempo".

CRISI OCCUPAZIONALE - "Il Paese piano piano sta ripartendo sotto il profilo dell'occupazione. Non quanto vorrei, ma più di quanto tutti pensassero. Da quando siamo al governo l'Istat stima 588 mila posti di lavoro in più. Ma c'è ancora tanto terreno da recuperare. Per farlo bisogna investire. Qui a Genova penso ad esempio all'IIt. Posso assicurare che siamo totalmente pancia a terra a lavorare per la Liguria".

CARENZE INFRASTRUTTURALI
- "Abbiamo dato il via libero al quarto lotto del Terzo Valico. Il Terzo Valico è stato finanziato in anticipo rispetto alle previsioni proprio perchè abbiamo voluto lanciare il messaggio che la Liguria non può rimanere isolata".

ISOLAMENTO GEOGRAFICO - "Nei fatti credo che ci sia. Noi viviamo un tempo di straordinarie connessioni. I collegamenti sono dunque cruciali. Ho chiesto all'Ad di Fs alcuni aggiornamenti su Genova e mi ha detto che si sta lavorando. Ho segnalato il tema dei collegamenti Genova-Milano e Genova-Roma. Credo che avrebbe senso anche un colegamento con Firenze".

REFERENDUM
- "Questo è un Paese dove c'è troppa burocrazia. Questo referendum è un atto di guerra contro la burocrazia. La domanda è 'volete ridurre il costo della politica, si no?' Se la gente vota no stavolta, nessuno farà più le riforme. Un altro aspetto fondamentale è che la riforma cambia i poteri delle Regioni. Si elimina la legislazione concorrente e questo mi sembra principio di buon senso. In tanti - da D'Alema a Berlusconi a Grillo - dicono di no perché se passa questa riforma l'italia svolta e il loro potere di veto viene meno. Deve essere chiaro: noi non stiamo attaccando la democrazia, ma la burocrazia. Non eliminiamo le garanzie costituzionali ma le poltrone".

ITALICUM
- "Ho dato la mia disponibilità a cambiare l'Italicum, anche se credo che funzioni. Secondo me il merito della discussione dipende anche dagli altri. Vorrei ricordare che il capolista bloccato l'ha scelto Forza Italia. Il premio di maggioranza al partito e non alla coalizione lo abbiamo messo perché lo hanno richiesto i 5 stelle. Io dico: andiamo a vedere le carte degli altri. Non dipende da me. Ma sia chiaro: la legge elettorale si può cambiare in qualsiasi momento, la riforma costituzionale o si fa adesso o non si farà più".