cronaca

Firmata l'ordinanza che consente l'accensione degli impianti
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Una firma. Bastava una firma per accendere il riscaldamento nelle case dei genovesi, diventate fredde negli ultimi giorni. Da oggi e per i prossimi 18 giorni si potranno i caloriferi si potranno attivare per dieci ore giornaliere grazie all'ordinanza appena emanata dal sindaco Doria.

Dunque è arrivato il 'sì' del Comune dopo le proteste dei cittadini e la confusione che regnava sovrana nelle stanze di Tursi. Sono stati in molti a rivolgersi a Primocanale per chiedere informazioni sul capoluogo. Diversi comuni in Liguria hanno emanato in queste ore provvedimenti appositi visto l'improvviso calo termico degli ultimi giorni. Paradossale che alla lista mancasse Genova, il comune costiero più freddo della Liguria, mentre paesi come Chiavari, Alassio e Arenzano davano il via libera. 

Un garbuglio che l'assessore Italo Porcile aveva provato a dipanare in mattinata. La risposta suscitava più dubbi della domanda: sì, sarebbe lecito accenderli, ma solo per sei ore al giorno, e solo se gli impianti sono a norma. Sarebbe, perché nella maggior parte dei casi non lo sono. Secondo Porcile non c'era bisogno di un'ordinanza, perché "in questi casi l'accensione in deroga per un tempo limitato è consentita se la temperatura è cinque gradi sotto la media stagionale".

Ora è arrivato il documento a fugare ogni dubbio. Molti impianti, però, risultano ancora fuori norma, specie sull'installazione delle valvole termostatiche obbligatorie per legge: i ritardi rischiano di accumularsi facendo rimandare ulteriormente la partenza dei riscaldamenti. 

In Liguria caloriferi accesi anche a Rapallo, Chiavari, Alassio, Carasco, La Spezia, Imperia e Arenzano in deroga per 5-6 ore giornaliere.