Gli esercenti di Fiepet Confesercenti, Fepag Ascom e Arci vanno alla riscossa con una petizione per una "movida pulita e responsabile". La locandina lanciata dalle associazioni recita: “Nessuno spenga la vita in centro storico”.
I commercianti del centro si scagliano contro le decisioni prese dall’ amministrazione comunale e chiedono presidi permanenti delle forze dell'ordine che garantiscano il rispetto della legalità e delle regole, la riqualificazione del centro storico e la tutela di chi lavora nella legalità. L'ordinanza, varata ad aprile scorso, impone la chiusura anticipata dei minimarket alle 21, dei pubblici esercizi all'una dalla domenica al giovedì, e alle 2 il venerdì e il sabato. Il Tar nelle settimane scorse ha respinto il ricorso delle associazioni di categoria. "Molte attività commerciali del centro storico hanno svolto e svolgono un importante funzione di presidio, tutela e animazione del territorio in uno scenario nel quale, nonostante i numerosi appelli e lettere, l'amministrazione comunale ha permesso che il centro storico fosse lasciato al degrado e all'incuria" sottolineano le associazioni che puntano ad una movida che sia punto di aggregazione e attrazione senza ledere i diritti degli abitanti. La prima richiesta al sindaco Marco Doria è la garanzia della sicurezza: forze dell'ordine presenti per sanzionare chi urina sui muri, schiamazza o provoca risse e chi detiene vetro e lattine dopo le 22. Il secondo punto è la modifica dell'ordinanza anti-movida in modo che non si colpiscano indistintamente tutti coloro che lavorano nel centro storico. Ancora, l'istituzione dell'osservatorio per la convivenza fra residenti e commercio. Infine Confesercenti, Ascom e Arci chiedono che il Comune trovi risorse per migliorare 'vivibilità e fruibilità' del centro storico: quindi riqualificazione, presidio e illuminazione con apertura prolungata di bar e negozi.
IL COMMENTO
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