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L'imposta più “voluminosa” di novembre sarà l'acconto Ires che le società di capitali (Spa, Srl, Coop, etc.) dovranno pagare 14,6 mld, seguono i lavoratori autonomi e le imprese che verseranno 12,8 mld di Iva mentre collaboratori e i lavoratori dipendenti pagheranno ritenute per 11,5 mld.
Paolo Zabeo, coordinatore Cgia, commenta: "Oltre all'eccessivo peso fiscale sul mondo delle imprese insiste un eccessivo numero di adempimenti burocratici. Secondo i dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la burocrazia costa quasi 31 miliardi di euro all'anno. E benchè parte di quest'ultima sia ineliminabile è comunque necessario intervenire per rendere più semplice il rapporto tra la pubblica amministrazione e le attività economiche".
La Cgia fa notare che anche i costi indiretti legati al pagamento delle imposte costituiscono un grosso problema: “Tra le code agli sportelli, il tempo perso per recarsi dal commercialista, per compilare moduli, registri e schede, le imprese italiane impiegano 240 ore all'anno per onorare gli impegni con il fisco". La Cgia tiene a precisare che in questa analisi non sono stati conteggiati i contributi previdenziali che dovranno essere versati entro il prossimo 16 novembre.
IL COMMENTO
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