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Liberovici costruisce il suo Faust facendo ricorso a svariati mezzi linguistici: la parola, il suono elettronico, la musica acustica, le proiezioni video, l'animazione grafica, la gestualità. Il tutto organizzato con una totale padronanza tecnica. Interessante la partitura musicale che mescola pop e "colto" con leggerezza e verve. E splendida la prova degli interpreti. Helga Davis è una cantante di straordinaria classe, domina la scena con notevole autorevolezza. Con lei il gruppo strumentale dell'Ars Nova Ensemble diretto dall'ineccepibile Philippe Nahon.
Lo spettacolo è stato preceduto da un'anteprima musicale nel foyer del Duse tenuta da tre studenti della classe di Nuone Tecnologie del Conservatorio "Paganini" (Walter Cesarini, Michele Oliveri, Marco Repetto) e intitolata "La vocazione musicale di un frullatore".
IL COMMENTO
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