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Al via la stagione con l'amore e la morte di Violetta
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È iniziato il conto alla rovescia al Carlo Felice per l'inaugurazione della stagione lirica. Giovedì sera ore 20.30 la grande sala del teatro genovese risuonerà del disperato canto di Violetta, quel 'Amami Alfredo' che è una delle più commoventi e straordinarie invocazioni d'amore del teatro lirico di tutti i tempi.

La Traviata verdiana verrà presentata in un allestimento nuovo firmato dal regista Giorgio Gallione e dallo scenografo Guido Fiorato. La lettura musicale è affidata alla bacchetta di Massimo Zanetti, mentre nei tre ruoli principali si esibiranno Desirée Rancatore (Violetta), Giuseppe Filianoti (Alfredo) e Vladimir Stoyanov (Giorgio).

Per Desirée Rancatore, le recite di 'Traviata' rappresentano un ritorno al Carlo Felice dopo il successo dello scorso anno in 'Bohéme': "Questa edizione dell'opera verdiana - spiega - inizia come il romanzo, con la morte della protagonista, e poi si sviluppa in una sorta di flashback".

Violetta "non accetta l'idea di morire e chiede aiuto al dottore che rappresenta in realtà la morte incombente. E allora si rifugia nei ricordi più belli legati all'amore per Alfredo. E' un lettura originale e affascinante che svela storia e psicologia dei personaggi". Il tutto in una scena spoglia, dominata da un albero che rappresenta la vita di Violetta: nel primo atto è tutto luce, riflette la vita leggera di Violetta, nel secondo atto dà frutti, l'amore per Alfredo, nel terzo è abbattuto a terra, segnale della imminente fine della donna.

"Violetta - dice il regista Gallione - tenta disperatamente di vivere sapendo di essere condannata. E anche l'amore per Alfredo non è un colpo di fulmine ma il tentativo di trovare una via d'uscita e superare la paura della morte. Mi interessa sottolineare il fatto che Violetta è già segnata all'inizio dell'opera. Siamo dentro a una allucinazione".