È partita "la diffida delle segreterie nazionali di categoria di Cgil-Cisl-Uil contro Iren", la multitutility che il 30 dicembre ha comunicato ai lavoratori una armonizzazione dei trattamenti con la "disdetta unilaterale di tutti gli accordi sindacali: 200 contratti aziendali in vigore nei cinque territori in cui è presente" (Torino, Genova, Reggio Emilia, Parma e Piacenza).
Lo evidenziano la Cgil di Reggio, che oggi ha protestato in un presidio, e quella di Parma che ha diffuso una nota, ma entro la metà di gennaio sono previste manifestazioni e assemblee in tutte le sedi del gruppo, che ha circa 7mila dipendenti tra Emilia, Piemonte e Liguria.
"La conseguenza diretta - prosegue la Cgil - tra non molto sarà la riduzione di una fetta consistente della busta paga", toccando voci come "indennità, reperibilità, turni, trasferte, non limite d'orario ed altre". Ai manager, invece, prosegue il sindacato, "spetterà il bonus per avere raggiunto questi obiettivi".
"Iren è l'unica multiutility che si riorganizza disdettando gli accordi - prosegue la Cgil - altre, come Hera e A2A, hanno utilizzato tempi e modi adeguati per giungere a soluzioni condivise". La disdetta, prosegue Cgil Parma, giunge nel momento in cui "nel settore Elettrico e nel settore Gas-Acqua siamo a una vacanza contrattuale da oltre un anno", con stato di agitazione e scioperi nazionali: "La cancellazione degli accordi è un'azione senza alcun senso se non quello di creare disordine e caos". Sotto accusa anche l'azione aziendale "prepotente e premeditata di cambiare orario con un preavviso di qualche giorno" solamente ai lavoratori.
IL DIETROFRONT DI IREN - Il gruppo Iren ha sospeso la disdetta del contratto integrativo sugli orari, la prima che avrebbe avuto effetti reali sui circa 7mila dipendenti, a partire dal 9 gennaio, mentre gli effetti economici delle altre disdette scatteranno solo tra un anno, nel gennaio 2018. Lo ha comunicato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, incontrando una delegazione di lavoratori e sindacati che hanno protestato oggi con un presidio davanti al Municipio in piazza Prampolini. Vecchi, coordinatore del patto di sindacato pubblico che governa il gruppo Iren, ha riconosciuto come "legittime e comprensibili" le istanze dei lavoratori che, vedendosi disdettare gli accordi il 30 dicembre hanno sollecitato un incontro con la proprietà, ma insieme ha ribadito la necessità di armonizzazione dei trattamenti di fronte a 200 contratti integrativi.
cronaca
I sindacati inviano la diffida a Iren, azienda fa dietrofront su integrativo
Protesta a livello nazionale: "Ridotti gli stipendi, bonus per i manager"
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