cronaca

La risposta dell'assessore Berrino: "Dal 2013 c'è stato il blocco"
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Il tema dell'aumento delle tariffe dei treni e dei nuovi orari è stato al centro delle discussioni durante l'ultima seduta del consiglio regionale.


Marco De Ferrari, consigliere del M5s, all'interno di un'interrogazione, ha chiesto alla giunta di evitare l'aggravio delle tariffe ferroviarie, di tutelare i pendolari e convocare un tavolo tecnico entro fine gennaio per trovare una soluzione "agli innumerevoli buchi presenti nel nuovo orario, coinvolgendo i rappresentanti di tutti i comitati di pendolari liguri".

Il consigliere ha rilevato che "le nuove tariffe prevedono un aumento sui biglietti a corsa singola di circa il 5%" e ha spiegato che l'incremento è legato al rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia, sottoscritto dalla Regione il 10 dicembre scorso e valido fino al 2032. Secondo De Ferrari il nuovo orario invernale ha ridotto le corse e le fermate.


E dopo l'intervento del rappresentante Cinque stelle è arrivata la risposta delll'assessore ai Trasporti Gianni Berrino il quale ha premesso che la gestione della linea Cuneo-Ventimiglia è di competenza della Regione Piemonte. Berrino ha affermato che in Liguria c'è stato il blocco delle tariffe e degli aggiornamenti Istat e dell'inflazione da gennaio 2013: "Se la Regione avesse seguito questi aumenti nel 2017 saremmo arrivati ad un incremento rispetto al 2013 del 7%, invece con Trenitalia siamo riusciti a contenere l'aumento, da gennaio 2017, al 5%. Questo aumento - ha aggiunto - fa fronte ad un incremento di chilometri di treno percorsi e ad un aumento dell'offerta dei treni regionali rispetto ai pendolari e ai viaggiatori non abituali".

L'assessore ha rilevato che gli abbonamenti liguri rimangono al di sotto della media delle regioni del Nord-Ovest e che l' aumento del 5% era imposto dalla normativa europea. Berrino ha ricordato di avere ottenuto da Trenitalia, anche se non ancora ufficialmente, dal prossimo aprile la rateizzazione degli abbonamenti annuali con il costo più alto. Rispetto agli orari l'assessore ha sottolineato che "è migliorata la puntualità dei convogli, sono diminuite le cancellazioni dei treni con l'orario cadenzato mentre i buchi di due ore, ad esempio nel Levante - ha spiegato -, derivano dalla storica manutenzione delle linee e dall'impossibilità di incrementare i chilometri di treno percorsi dai treni regionali.