
L'opera ha vinto il Premio nazionale Carlo Levi 2016. Il libro racconta la vicenda umana e politica di Carlo Levi dal confino in un piccolo paese in provincia di Matera fino alla stesura del suo diario, intitolato "Cristo si è fermato a Eboli", definito da Vittore Branca "il libro più importante del nostro dopoguerra". Levi lo ha scritto nell'appartamento di Anna Maria Ichino, in piazza Pitti 14, a Firenze mentre per le strade della città avvenivano retate di ebrei, si uccidevano renitenti alla leva e dal cielo gli Alleati bombardavano gli scali ferroviari per impedire i rifornimenti ai tedeschi.
In quelle settimane, in quei mesi, terribili Carlo Levi era ricercato come antifascista e come ebreo: due volte evitò l'arresto. Il libro di Nicola Coccia racconta decine di vite e decine di storie, inedite o poco conosciute. Forte è il legame di Carlo Levi con la Liguria dove aveva la casa di famiglia e dove ha trascorso molte delle sue estati.
Alla presentazione intervengono Daniela Barli Carboncini, Caterina Grisanzio, Franca Ichino, Domenico Saguato e l'autore, giornalista che ha anche lavorato nella redazione fiorentina del Lavoro di Genova.
IL COMMENTO
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta
Quel processo che non finisce e le autostrade sempre più trappola